Nel filmato vediamo Sami Modiano raccontare la sua esperienza agli alunni del Liceo Scientifico Morgagni di Roma
La storia di Sami Modiano
di Selvarolo
Sami Modiano nasce nel 1930 nell'isola greca di Rodi, era figlio di Giacobbe Modiano. Nel 1938 vennero emanate le leggi razziali fasciste, Sami Modiano faceva la terza elementare, fu espulso perché ebreo.
Nel 23 luglio nel 1944 i tedeschi con l'inganno, portarono tutti gli ebrei, compreso Sami Modiano e la sua famiglia, nelle stive di un treno in direzione dei campi di concentramento a Auschwitz in Polonia.
Il 16 Agosto del 1944 arrivarono nei campi: gli uomini e le donne vennero separati, Sami quattordicenne,rimase con il padre e grazie a lui Sami fu salvato dalle camere a gas e fu selezionato nelle file dei "superstiti" gli fu inciso un numero di matricola "B7465" un numero in più di quello del padre. Nel giorni successivi muore la sorella , poi il padre , Sami rimase solo.
nel campo, Sami, strinse amicizia con Piero Terracina, proveniente da Roma.
Nel 1945 i sovietici erano vicini ai campi di Birkenau e i tedeschi presero i superstiti da Birkenau verso Auschwitz ma camminando durante la marcia, Sami cadde a terra senza forse ,fu sollevato da due compagni sconosciuti, lo portarono a destinazione appogiandolo su un cumolo di cadaveri e salvandolo.
Sono stati portati nei campi di concentramento 776 bambini ebrei di età minore ai quattordici anni, Sami era tra i 25 sopravvissuti.
Modiano uscì dai campi vivo.
Sami Modiano appena uscito dai campi disse una frase importante:
"Io sono adesso un uom libero, ma in me non c'è stato nemmeno un secondo di alllegria. Io mi sono sentito subito colpevole, un privilegiato".
Un grande esempio e un'importante testimonianza per i più giovani, per non dimenticarlo mai!